Afas, farmacie comunali in ottima salute: «Utili, zero debiti e sempre più servizi al cittadino»


26/03/2019

Afas, farmacie comunali in ottima salute: «Utili, zero debiti e sempre più servizi al cittadino»

Bilancio a Palazzo dei Priori a quattro anni dalla presentazione del piano industriale: «Risultato netto quintuplicato rispetto al 2013». Romizi: «Non finisce qui»

Un percorso che ha portato a far crescere gli utili, azzerare i debiti, rinnovare quasi tutte le farmacie gestite e diventare un punto di riferimento per i cittadini nei tanti quartieri presidiati. I vertici Afas fanno il punto a quattro anni dalla presentazione del piano industriale, illustrando alla cittadinanza i risultati economici e il bilancio sociale del 2018, oltre alle iniziative d’interesse sanitario e sociale attivate negli ultimi cinque anni di gestione. L’incontro è avvenuto alla Sala dei Notari alla presenza del Consiglio di amministrazione al gran completo – dal presidente Virgilio Puletti al vicepresidente Federico Ricci e la consigliera Annalisa Mierla – e al direttore generale Raimondo Cerquiglini.

I numeri del bilancio «Nonostante i diversi provvedimenti legislativi sia a livello nazionale che regionale, tendenti alla riduzione della spesa farmaceutica e la crisi economica, Afas realizzerà nell’esercizio 2018 un utile complessivo di oltre 600 mila euro, al netto sia del canone al Comune di Perugia (870 mila euro, incrementato di oltre il 15% rispetto al 2016) e sia delle imposte (pari ad 280 mila euro) – esordisce il presidente Virgilio Puletti – con sconti, servizi e prestazioni gratuite per oltre 890 mila euro (contro i 669 mila euro del 2017). Ne conseguirà un risultato pre imposte di circa 2.600.000 euro. Il “risultato netto” del 2018 sarà superiore di oltre il 5% rispetto al 2017, incrementato di oltre il 28% rispetto al 2016 e confrontandolo con anni più in là nel tempo quasi quintuplicato rispetto al 2013».

Investimenti senza mutui Puletti prosegue ponendo in evidenza che «tutto è partito dal piano industriale varato nel giugno 2015, dopo un lungo percorso di analisi, approfondimenti e confronti interni, un vero e proprio “manuale di navigazione” ponendosi, come primo obiettivo, il perseguimento di un metodo di lavoro organizzato che potesse coinvolgere tutte le risorse impegnate in azienda». Così Afas è stata in grado, in questi anni, di poter effettuare tutta una serie di interventi di rinnovamento sia per gli aspetti logistici che per quelli organizzativi e soprattutto la progressiva introduzione di un nuovo modello di vivere l’azienda che ha visto il coinvolgimento di tutti i livelli. Si pensi che l’Azienda è riuscita ad effettuare investimenti per quasi un milione di euro per i restyling delle farmacie senza far ricorso a finanziamenti bancari, anzi addirittura estinguendo anticipatamente un mutuo nel corso del 2017».

Nuove sfide Secondo il vicepresidente Federico Ricci «quelli che stiamo vivendo sono anni di grande cambiamento per il mercato delle farmacie, strette fra crisi economica, perdita di valore del business tradizionale sul farmaco etico, avvento delle catene e player multinazionali, forte concorrenza intracanale della grande distribuzione delle parafarmacie dell’online. È pertanto necessario – sottolinea – ripensare, aggiornandolo, il modello di farmacia tradizionale, trasformandola in luogo del benessere e non solo della cura. Afas in questi 5 anni è diventata un esempio di settore e rappresenta una delle aziende più performanti della nostra regione e con Ebitda che supera il 10%, debito azzerato, gran parte degli investimenti strategici già realizzati ed un polo aggregante di 14 farmacie, non è solo la municipalizzata gioiello del Comune di Perugia, ma guarda alle sfide del futuro con visione chiara e spalle solide».

Cultura della prevenzione «Abbiamo lavorato e stiamo lavorando affinché Afas possa sempre di più diventare un punto di riferimento per tutti i cittadini ed i risultati li vediamo tutti i giorni – ha aggiunto – afferma il direttore generale Raimondo Cerquiglini – con un aumento in percentuale del risultato operativo lordo e dell’utile complessivo a due e anche a tre cifre. Vale per altro la pena segnalare che Afas è un’Azienda speciale e che il 70% degli utili che consegue vengono versati nelle casse del Comune a disposizione dell’Amministrazione municipale e quindi dei cittadini. E’ con orgoglio che presentiamo alla Città di Perugia un Bilancio Sociale di tutto riguardo: significa che Afas sa prendersi cura dei bisogni dei cittadini con una serie di progetti volti a rafforzare la cultura della prevenzione».

Fidelizzazione La consigliera Annalisa Mierla, responsabile del codice etico di Afas, pone in evidenza come «in Azienda sia sempre più maturato in questi anni un clima di collaborazione e di appartenenza. Divenire punto di riferimento per i cittadini solo secondariamente – evidenzia – ha per Afas una valenza di ordine economico-commerciale; il percorso di “fidelizzazione” che è stato rafforzato in questi anni si pone l’obiettivo di “trasmettere fiducia” ogni giorno. E proprio per assecondare questi valori che nel 2018 è stato varato il progetto “Fidelity Card”, che consentirà alle farmacie di interpretare con maggior efficacia la funzione di presidio del servizio sanitario».

Nuove opportunità «Afas – conclude il presidente Puletti – ha intrapreso con grande determinazione un percorso teso alla valorizzazione del proprio patrimonio composto da molteplici asset. Investendo in maniera accurata e programmata, sulla formazione, sulla professionalità, sulla logistica, sull’innovazione, sulla cura del rapporto con gli utenti e con il territorio in cui opera, sul potenziamento del controllo della gestione, l’Azienda punta a farsi trovare pronta per cogliere le opportunità che nuovi modelli e nuovi sistemi possono determinare. Opportunità che in primo luogo devono rappresentare un miglioramento della qualità del servizio reso ai cittadini affinché il sistema della salute garantisca sempre più la “centralità del paziente”».

Romizi: «Non finisce qui» Al termine dell’incontro i complimenti del vicepresidente Assofarm Rava, che ha tenuto a ribadire l’importanza del bilancio sociale «che – ha detto – giustifica il fatto che la farmacia possa rimanere pubblica e continuare ad avere la funzione di presidio del territorio». Un ringraziamento a tutto il Cda e allo staff Afas è giunto, infine dal Sindaco Andrea Romizi. «Siamo felici di poter concludere questa esperienza con risultati tanto importanti – ha detto, rivolto ai membri del Cda -. Siete riusciti a fare in modo che anche quelle che in partenza erano delle criticità diventassero delle risorse, con uno spirito di servizio che vi ha contraddistinto in tutto il vostro operato. Ciò ci ha anche permesso di guadagnarci una buona reputazione nel panorama regionale e nazionale. Ma l’avventura non finisce qui – ha concluso – siamo molto fiduciosi rispetto alla capacità di lavorare in questa direzione di tutta la squadra».

FONTE:  ABOUTPHARMA


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