Il siero in farmacia? L’associazione di categoria«A oggi nessuna intesa con la Regione» E tra i 5mila farmacisti nel Lazio non sarebbero stati ancora vaccinati circa 1.300
I vaccini in farmacia al momento non si fanno. «Non si è aperto nessun tavolo di confronto, non abbiamo letto nessuna bozza d’intesa, non siamo mai stati chiamati dalla Regione Lazio per parlare dell’argomento». A chiarire lo stato dell’arte sulla possibilità dai primi di aprile di ricevere il siero anti-Covid per la fascia d’età 50-55 nelle farmacie è Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma. A leggere l’annuncio dell’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato - «le 1.500 farmacie saranno le nostre primule» - la Federazione dei farmacisti è rimasta a dir poco stupita. «Vederlo scritto sui giornali ci fa piacere. Noi - prosegue Cicconetti - abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a fare i vaccini. Stiamo aspettando di essere chiamati, così potremo concordare le modalità».
Anche perché secondo Federfarma sarebbero circa 500 i punti vendita in grado al momento di somministrare il farmaco in sicurezza. «Si tratta delle stesse farmacie che oggi fanno i tamponi» spiega il presidente di Roma. E aggiunge: «Ma è un numero che potrebbe comunque crescere nel tempo». Tra i farmacisti non mancano però le perplessità. «Serve un frigo adatto per la conservazione del vaccino e un dottore che effettui l’inoculazione, ma chi pagherà?», si domanda la farmacista Matilde Castiglioni, della centralissima farmacia Capranica. «Noi siamo disponibili a preparare tutto anche in poco tempo, ma ci servirà l’aiuto della Regione» spiega Castiglioni. Dietro al banco di una farmacia di piazza Re di Roma c’è chi addirittura sobbalza alla notizia: «Mi scusi, dovremmo vaccinare le persone senza essere vaccinati noi? Nessuno si è preoccupato di questo» è la risposta piccata di una farmacista che vuole rimanere anonima.
Al momento, tra i circa 5mila professionisti di Roma e provincia, 1300 non sarebbero ancora stati vaccinati. Lo conferma anche il dottor Giulio Palmieri della farmacia San Marco in zona San Giovanni: «Io fortunatamente ho ricevuto la prima dose, ma tutti i miei collaboratori stanno ancora aspettando». Riguardo invece le vaccinazioni in farmacia Palmieri conferma «la massima disponibilità», ma precisa: «È tutto ancora in divenire». Intanto alla farmacia Igea si sono portati avanti con il lavoro. Al secondo piano del grande punto vendita di via Trionfale è stata già allestita una stanza con tanto di mini frigo per le dosi di vaccino e un lavandino per le mani. «È già pronta da un mese» rivela la dottoressa Maria Catena Ingria. «Letta la notizia i clienti ci hanno subito chiesto di prenotarsi. Purtroppo abbiamo dovuto rispondere di no, ma vorremmo poterli aiutare al più presto