L’assessore Donini attende il via libera in Italia del vaccino per i piccoli: «Faremo di tutto per la scuola in presenza». Bordon (Ausl) sui no vax: «Sono un costo sociale»
Mentre la Regione raggiunge la soglia del 90% della popolazione vaccinata e accelera sulle terze dosi, che da lunedì si potranno prenotare anche nelle farmacie (è stato firmato venerdì l’accordo) e che da mercoledì saranno prenotabili da tutti i maggiorenni senza distinzione d’età, i contagi continuano a crescere. Ma la zona gialla resta ancora lontana, perché nonostante l’incidenza sia arrivata a 142 casi su 100 mila e l’Rt sia arrivato a 1,27 (senza però crescere in maniera esponenziale), i ricoveri restano sotto le soglie di allarme. A preoccupare principalmente viale Aldo Moro ora sono i bambini sotto i 12 anni, in questo momento «i più colpiti dal Covid», dice la Regione.
Incidenza alta
L’incidenza dei casi è alta soprattutto nella popolazione non ancora vaccinabile, quella della fascia 6-11 anni, «ma non si riscontrano forme gravi della malattia nei bambini», ha assicurato venerdì l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, facendo il punto sulla situazione epidemiologica e sulla campagna vaccinale. I dati, del resto, parlano chiaro: nella fascia 6-10 anni l’incidenza è salita nell’ultima settimana da 248 casi a quasi 400 ogni 100 mila persone; per i ragazzini di 11-13 anni da 195 a 270, mentre per la fascia 0-5 anni si è passati da 91 a 145 casi ogni 100 mila abitanti. Infine per i 14-18enni l’incidenza è salita da 90 a 131. Di fatto, spiega la Regione, dal ritorno in classe, il 19,1% dei contagi è avvenuto tra i ragazzi in età scolastica. Per questo viale Aldo Moro attende «a breve», ha detto Donini, il via libera di Aifa al vaccino per i bimbi tra 5 e 11 anni. «Pfizer dovrebbe mettere a disposizione le dosi per la fine dicembre — spiega l’assessore —; ci siamo già attivati con i pediatri per coinvolgerli anche offrendo loro la possibilità di vaccinare i bambini nei nostri hub».
Il contact tracing
La crescita dei contagi tra i bambini nelle scuole «sta portando a un certo affaticamento nel contact tracing», non nasconde Donini. E adesso, dopo la richiesta di alcune Regioni con incidenze più alte di quelle dell’Emilia-Romagna, anche in viale Aldo Moro ci si aspetta che il ministero modifichi (di nuovo) in parte i protocolli nelle scuole, forse «già a partire dalla prossima settimana». Insomma, se l’incidenza dovesse salire ancora, il sistema del doppio tampone per evitare la dad sarebbe difficile da sostenere, spiega la Regione. «Ma vogliamo comunque fare di tutto perché gli studenti restino in presenza», assicura Donini.
La situazione degli ospedali
Venerdì in Emilia-Romagna si sono registrati 1.350 nuovi casi e 6 decessi, ma le terapie intensive, che hanno un’occupazione del 6,6%, hanno tre pazienti in meno dell’altro giorno (erano 59). Sono invece 560 i ricoverati negli altri reparti. I pazienti sono per la maggior parte non vaccinati, situazione che ieri ha portato il direttore generale della Ausl di Bologna, Paolo Bordon, a sfogarsi: «Sono un costo sociale, i ricoveri salgono, occupano posti preziosi». Ma la Regione ha visto un piccolo effetto-super green pass sulle prime dosi: «Circa 500 persone hanno fatto la prima dose oggi (ieri , ndr) grazie all’accesso libero». Quanto alle terze dosi viale Aldo Moro stima di arrivare a mezzo milioni di vaccinazioni entro lunedì, quando si potrà prenotare la dose «booster» anche in farmacia. Ma da Donini è arrivato l’appello: «Non intasate il sistema, non bisogna cercare di prenotarsi prima della fine dei cinque mesi, altrimenti il sistema è ulteriormente affaticato. Le Ausl manderanno un sms con una proposta di data».