Notizia di: FarmaNews.it

Covid, 30mila positivi a Bologna. Ferie sospese negli ospedali

Fonte: bologna.repubblica.it - Articolo di Rosario Di Raimondo
11/01/2022

Covid, 30mila positivi a Bologna. Ferie sospese negli ospedali

Boom di casi in provincia. L'allarme delle farmacie: "Reggere questa fase sarà dura"

"Abbiamo 30 mila persone con la malattia in corso, l'Rt a 1,60 e una media di 3.200 casi al giorno, il doppio rispetto a una settimana fa. Numeri mai visti" , fa i conti Paolo Bordon, direttore dell'Ausl di Bologna. Una pressione fortissima che si abbatte sulle farmacie, chiamate a fare i tamponi per decretare la libertà dei positivi. E che, seppur in minima parte rispetto al passato, riguarda gli ospedali: ieri 500 ricoverati in città, 118 ricoveri in un giorno in regione. Per questo l'azienda sanitaria, da ieri al 6 febbraio, ha sospeso le ferie di medici e infermieri.

Tre città in una. È come se, dentro Bologna, ci fossero altre due città, ragiona ancora Bordon: la prima è quella dei contagiati - che oggi sono 30 mila - la seconda è quella delle 50 mila persone sopra i cinquant'anni ancora senza una dose. Nelle terapie intensive la maggioranza è No Vax. In generale si cercano letti ovunque, dagli ospedali pubblici a quelli privati. Si riconvertono reparti. Si taglia la chirurgia programmata con buona pace di chi deve fare un intervento, anche se non urgente. Non solo: ieri l'Ausl ha sospeso per quasi un mese le ferie del personale, anche per far fronte agli oltre 200 professionisti che sono a casa per il virus. "Un ragionamento d'emergenza" , continua Bordon.

"Una scelta che consideriamo fuori da ogni logica - tuona Gaetano Alessi della Fp Cgil - . Il Governo non manda le risorse, la Regione sospende ( colpevolmente) le assunzioni a dicembre e le aziende cosa fanno? Picchiano sui lavoratori".

Assalto alle farmacie. Da ieri per fare un tampone di fine quarantena o isolamento si può andare in farmacia. "È stata una giornata molto impegnativa - dice Achille Gallina Toschi, numero uno di Federfarma - , soprattutto per la grande quantità di richieste di chiarimento e di arretrati. Tutto sommato abbiamo retto. Ma siamo preoccupati per la crescita esponenziale dei casi, che non so se il sistema sarà in grado di gestire".

Soluzioni? "Non compete a me dirlo, ma per le persone asintomatiche, passati i dieci giorni, forse il tampone di fine isolamento non è necessario". "Voglio ringraziare le farmacie. Da tempo ormai si stanno caratterizzando con grande efficienza e responsabilità, soprattutto in questa fase di massima incidenza della circolazione virale, come parte del sistema sanitario territoriale nella forma più evoluta di farmacie di servizi. La strada per nuove collaborazioni ormai è tracciata", dice l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.

La corsa dei ricoveri. Corrono i contagi - ieri quasi 15 mila - e i ricoveri: 118 in più in 24 ore. La zona arancione non è lontana: le rianimazioni sono piene al 17% ( limite 20), i reparti Covid al 22,7 (limite 30) mentre l'incidenza di casi ogni 100 mila abitanti è da rosso. "Non abbiamo mai avuto una progressione così importante", continua Donini, che parla di una "consistente pressione ospedaliera "figlia di un grande paradosso: oggi il tasso di ospedalizzazione è solo all'1,5%, quindi molto basso. Ma poiché i contagi sono tantissimi, il numero di ricoveri" rischia di mettere in difficoltà le nostre strutture ospedaliere". Per salvare (anche) gli ospedali, è il senso delle sue parole, bisogna vaccinarsi.

"Abbiamo 30 mila persone con la malattia in corso, l'Rt a 1,60 e una media di 3.200 casi al giorno, il doppio rispetto a una settimana fa. Numeri mai visti" , fa i conti Paolo Bordon, direttore dell'Ausl di Bologna. Una pressione fortissima che si abbatte sulle farmacie, chiamate a fare i tamponi per decretare la libertà dei positivi. E che, seppur in minima parte rispetto al passato, riguarda gli ospedali: ieri 500 ricoverati in città, 118 ricoveri in un giorno in regione. Per questo l'azienda sanitaria, da ieri al 6 febbraio, ha sospeso le ferie di medici e infermieri.

Tre città in una. È come se, dentro Bologna, ci fossero altre due città, ragiona ancora Bordon: la prima è quella dei contagiati - che oggi sono 30 mila - la seconda è quella delle 50 mila persone sopra i cinquant'anni ancora senza una dose. Nelle terapie intensive la maggioranza è No Vax. In generale si cercano letti ovunque, dagli ospedali pubblici a quelli privati. Si riconvertono reparti. Si taglia la chirurgia programmata con buona pace di chi deve fare un intervento, anche se non urgente. Non solo: ieri l'Ausl ha sospeso per quasi un mese le ferie del personale, anche per far fronte agli oltre 200 professionisti che sono a casa per il virus. "Un ragionamento d'emergenza" , continua Bordon.

"Una scelta che consideriamo fuori da ogni logica - tuona Gaetano Alessi della Fp Cgil - . Il Governo non manda le risorse, la Regione sospende ( colpevolmente) le assunzioni a dicembre e le aziende cosa fanno? Picchiano sui lavoratori".

Assalto alle farmacie. Da ieri per fare un tampone di fine quarantena o isolamento si può andare in farmacia. "È stata una giornata molto impegnativa - dice Achille Gallina Toschi, numero uno di Federfarma - , soprattutto per la grande quantità di richieste di chiarimento e di arretrati. Tutto sommato abbiamo retto. Ma siamo preoccupati per la crescita esponenziale dei casi, che non so se il sistema sarà in grado di gestire".

Soluzioni? "Non compete a me dirlo, ma per le persone asintomatiche, passati i dieci giorni, forse il tampone di fine isolamento non è necessario". "Voglio ringraziare le farmacie. Da tempo ormai si stanno caratterizzando con grande efficienza e responsabilità, soprattutto in questa fase di massima incidenza della circolazione virale, come parte del sistema sanitario territoriale nella forma più evoluta di farmacie di servizi. La strada per nuove collaborazioni ormai è tracciata", dice l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.

La corsa dei ricoveri. Corrono i contagi - ieri quasi 15 mila - e i ricoveri: 118 in più in 24 ore. La zona arancione non è lontana: le rianimazioni sono piene al 17% ( limite 20), i reparti Covid al 22,7 (limite 30) mentre l'incidenza di casi ogni 100 mila abitanti è da rosso. "Non abbiamo mai avuto una progressione così importante", continua Donini, che parla di una "consistente pressione ospedaliera "figlia di un grande paradosso: oggi il tasso di ospedalizzazione è solo all'1,5%, quindi molto basso. Ma poiché i contagi sono tantissimi, il numero di ricoveri" rischia di mettere in difficoltà le nostre strutture ospedaliere". Per salvare (anche) gli ospedali, è il senso delle sue parole, bisogna vaccinarsi.

I falsi Green Pass. E tocca anche Bologna un'inchiesta della squadra Mobile di Ancona che ha portato agli arresti, nelle Marche, dei protagonisti di un giro che faceva false vaccinazioni per far avere i Green Pass ai clienti di mezza Italia. Così, anche sotto le Due Torri, la polizia ha eseguito quattro provvedimenti di obbligo di dimora nei confronti di tre donne e un uomo - tutti fra i 48 e i 60 anni - che avevano usufruito di questo servizio.


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