Bollettino Covid: scendono i contagi, già vaccinati mille bambini dai 5 agli 11 anni.
Terapia intensiva e sub intensiva sotto controllo. Qualche affanno per far fronte alla grande richiesta di tamponi.
E’ un dato “tipico” da lunedì: contagi in contrazione. Ma è più per il rallentamento dovuto al fine settimana che al passaggio dell’onda di picco di questa pandemia addebitabile in larga misura alla variante Omicron.
Da ieri a oggi sono comunque 448 in più i casi di contagiati rispetto a domenica mentre rimane stabile il numero di decessi Covid e aumentano di 315 unità i guariti. A livello regionale il tasso di positività scende al 13,5%.
Sempre a livello astigiano, invece, ad oggi sono circa un migliaio i bambini dai 5 agli 11 anni cui è stata somministrata la prima dose.
Anche se i dati di oggi sembrano riservare una diminuzione, soprattutto sul tasso di positività regionale, c’è un confronto che non fa abbassare la guardia. E’ quello di numero di contagiati ogni 100 mila abitanti: solo a novembre erano 40, oggi sono circa 2 mila.
L’ospedale di Asti, seppur con grande fatica, sta tenendo botta alla nuova ondata anche se i ricoveri ordinari di persone affette da Covid sono raddoppiati in dieci giorni, passando dai 40 di fine dicembre agli attuali 80. Notizie rassicuranti, invece, dal fronte della terapia intensiva e di quella sub intensiva che registrano attualmente 3 ricoveri la prima e 8 la seconda, pochissime unità in più rispetto a 10 giorni fa.
Anche al Cardinal Massaia, però, i casi più gravi riguardano persone non vaccinate con alcuna dose.
Vaccini che proseguono a spron battuto, anche durante i giorni di festa: sono circa 77.500 le terze dosi già somministrate mentre sono 144.102 le seconde dosi e 157.726 le prime.
Ad essere un po’ in affanno è invece la “macchina dei tamponi”. Altissima la richiesta giornaliera con una media di 800 eseguiti dalle sole strutture Asl cui vanno aggiunti tutti quelli eseguiti dalle farmacie.
Non ci sarebbe tanto un problema di fornitura di tamponi o di ingorgo in laboratorio, quanto di carenza di personale che possa stare dietro al complesso sistema di richieste di tamponi per sospetti positivi, per chi è venuto a contatto con un positivo o per chi positivo lo era e chiede il tampone per certificare la guarigione e dunque l’uscita dalla quarantena.