Visite in farmacia, centinaia di malattie scovate grazie alle campagne sviluppate da Nausicaa.
“Occhio alla Vista” e “Occhio al Neo” hanno permesso di individuare e prevenire centinaia di patologie, grazie alla fondamentale collaborazione con gli specialisti Franco Passani e Giovanni Bagnoni.
“Analizzati i dati raccolti attraverso i due grandi progetti sviluppati negli ultimi due anni da Nausicaa Spa, la multiservizi del Comune di Carrara. “Occhio alla Vista” e “Occhio al Neo” hanno permesso di individuare e prevenire centinaia di patologie, grazie alla fondamentale collaborazione con gli specialisti Franco Passani e Giovanni Bagnoni.
La Telemedicina a portata di mano
La novità di entrambi i progetti di screening è stata rappresentata nel metodo (Telemedicina), andando quindi a raccogliere sul territorio le informazioni direttamente dal paziente, per poi inviarle in tempi rapidi allo specialista, per la diagnosi. Ciò ha permesso, ad esempio, di individuare malattie gravi come la retinopatia diabetica (che sappiamo può evolvere fino a provocare cecità) o analisi del neo (che può mascherare un melanoma altrettanto gravissimo).
La visita si fa nelle farmacie comunali
Sia le visite di “Occhio alla Vista” che “Occhio al Neo” sono state organizzate gratuitamente in farmacia. Quelle dedicate all’occhio, hanno potuto contare su un moderno retinografo portatile, la cui raccolta di informazioni veniva poi inviata dalla farmacia allo specialista per il successivo referto. Idem per la dermatologia, dove il farmacista eseguiva un test sulla superficie della pelle tramite dermatoscopio, per poi inviare i dati al direttore dei reparti di Massa-Carrara e Livorno, Giovanni Bagnoni, per il referto.
Vincente si è rivelata l’idea di aver stimolato gli utenti a farsi visitare in farmacia, luogo sicuramente più familiare, rispetto ad un reparto ospedaliero. Inoltre la novità assoluta si è basata proprio nei tempi celeri: ogni farmacia ha reso disponibile alla cittadinanza limitrofa un range di 15 giorni, con una cadenza di circa 15 retinografie al giorno o 20 visite dermatologiche.
Occhio alla vista
Per il progetto “Occhio alla vista” sono stati raccolti dati non solo relativi alla visita oculistica, ma anche a livello metabolico (alcuni esami per l’occhio permettono di scoprire la presenza del diabete). Tra i risultati forniti dall’Unità Operativa di Oculistica diretta dal dottor Passani, con referente per il progetto dottor Flavio Dalle Lucche, balza all’occhio il numero delle adesioni alla campagna: si parla di circa 1.500 clienti e, tra questi, il 4,5% presentava già una retinopatia diabetica, con un 10% totale che veniva invitato ad approfondimenti diagnostici ulteriori: un risultato di vera prevenzione, dato che la maggior parte degli utenti non erano ancora al corrente della malattia in avvicinamento.
Inoltre, circa 260 pazienti a rischio metabolico elevato, che solo in parte risultavano sotto controllo, sono stati richiamati per conto del centro antidiabetico, diretto dalla dottoressa Giovanna Gregori, al fine di verificarne la conoscenza del rischio, e consigliando contatti con il proprio medico curante per un attento monitoraggio (non va dimenticato come la provincia di Massa e Carrara risulti tra quelle che presenta una più alta incidenza di Diabete di Tipo 2). Attraverso lo screening sono emersi circa seicento casi con probabili problemi metabolici o retinopatia.
«Sono stati identificati pazienti ad altissimo rischio – ha spiegato la dottoressa Giovanna Gregori – diversi dei quali erano comunque già in carico del sistema sanitario. Il dato più interessante è stato quello di intercettare un elevato numero di pazienti, cui abbiamo consigliato approfondimenti, anche con il loro medico di famiglia. Spesso ci sono pazienti che non sono consapevoli di avere la malattia e intercettarli per tempo può risultare fondamentale per indirizzarli in un percorso di cura».
«Possiamo essere orgogliosi di questo progetto – ha commentato il dottor Franco Passani – E’ nato in periodo pre-covid e in qualche modo anticipa la necessità emersa in tempo di pandemia, ovvero la possibilità di valutare i dati raccolti a distanza. La disponibilità dei farmacisti è stata fondamentale per permettere di raccogliere i dati da far successivamente visionare dall’oculista. Va inoltre riconosciuto l’importante sostegno della Fondazione Marmo e di Federmanager. Lo screening ha permesso di visionare 1.500 persone, scoprendo oltre 150 individui con il diabete, che andava a compromettere anche aspetti legati alla vista. Utilizzare le farmacie per questo tipo di esami è giusto, perchè quello è un posto dove i pazienti vanno regolarmente e quindi diventa più facile intercettare nello stesso luogo l’esigenza del paziente e la risposta del professionista».
Occhio al neo
Per il progetto “Occhio al neo” sono stati coinvolti oltre 2.200 pazienti e intercettati dieci melanomi, tutti operati dal dottor Bagnoni con esiti positivi. Trovati inoltre sessanta carcinomi. La campana ha avuto altresì il merito di andare a sensibilizzare gli utenti sull’importanza di avere screening regolari (a cadenza semestrale o annuale), proprio per tenere sotto controllo eventuali insorgenze di natura dermatologica. «È stata sorprendente l’adesione straordinaria dei pazienti – ha sottolineato il dermatologo Giovanni Bagnoni – Ciò si è verificato anche in un periodo difficilissimo come quello del lockdown, quando l’avvicinarsi ad una struttura sanitaria poteva risultare in qualche caso complicato e in qualche caso oneroso. È quindi ancora più significativo l’aver realizzato un’iniziativa gratuita, fatta con grande volontà di Nausicaa e con i professionisti che hanno dimostrato impegno ed entusiasmo. Fa capire quanto sia alta l’attenzione sulla salute della pelle, anche perché un certo tipo di tumori è in costante aumento. Prendendo atto dell’esperienza fatta e dei miglioramenti da apportare, ecco che potrebbe avere senso pensare ad una continuità di questo tipo di progetti. Il primo messaggio da portare è la maggior vicinanza al paziente da parte nostra, senza attendere che sia il paziente ad avvicinarsi alla struttura sanitaria. Il secondo messaggio è la diffusione della cultura della saluta: cambiare stili di vita, evitare fattori di rischio e continuare a fare controllare la pelle. Questo è uno dei modi, che non si sostituisce alla visita, ma che la integra, soprattutto in momenti difficili o in sedi disagiate. Abbiamo avuto un’adesione massiccia sia sulla costa, che in Lunigiana, con risposte da parte della popolazione veramente sorprendenti e con sedi le cui liste di prenotazione sono state esaurite in poco tempo. Il nostro compito è anche quello di migliorare l’approccio e le tecniche diagnostiche, non per sostituire la visita specialistica, ma per scovare velocemente eventuali cose importanti. E questo serve farlo prontamente, azzerando la distanza tra struttura e paziente».
Partners
Nausicaa ringrazia «tutti i farmacisti, che hanno dimostrato grande professionalità ed orientamento al cliente, così come Federmanager per avere contribuito all’elaborazione dei dati di entrambi i progetti, tramite borsa di studio.
I ringraziamenti vanno inoltre alla dottoressa Paola Vivani e al dottor Giuliano Biselli come direttore sanitario del Noa e alla totale approvazione del direttore Asl Nord Ovest Maria Letizia Casani e di Monica Guglielmi, direttore del Distretto Zona Apuane. Grazie infine agli sponsor economici, Federmanager Massa-Carrara e Fondazione Marmo. Per un percorso di continuità è in fase di studio l’idea di ripetere le due progettualità, sfruttando anche l’esperienza acquisita e conseguentemente migliorando l’offerta sul territorio».