Un modello innovativo di presa in carico domiciliare


25/02/2019

Un modello innovativo di presa in carico domiciliare

Per una migliore erogazione dei servizi dei pazienti sono necessari modelli di intervento integrati che tengano conto di tutte le esigenze dell'assistito. *IN COLLABORAZIONE CON VIVISOL

L’attuale sistema delle cure domiciliari, che hanno un ruolo sempre più rilevante sia per la sostenibilità dell’intero Servizio sanitario che per l’evoluzione dell’assistenza territoriale nella gestione delle patologie croniche, presenta alcune criticità che rischiano di inficiare i notevoli benefici per i pazienti e per il sistema. Come rileva anche il XXI Rapporto Pit Salute di Cittadinanza attiva presentato lo scorso dicembre, nell’ambito dell’assistenza domiciliare, un terzo circa dei cittadini segnala la mancanza di informazioni ed eccessiva burocrazia, mentre circa il 14% lamenta l’inesistenza del servizio sul proprio territorio.

Spesso infatti, per i pazienti a cui vengono prescritte in fase di dimissione dall’ospedale più terapie domiciliari, il processo di cura risulta fortemente “disintegrato”. Le tecnologie, il servizio e le prestazioni specialistiche (l’Adi) necessarie per una presa in carico di bisogni complessi dei pazienti cronici sono fornite dal Ssn attraverso strumenti di programmazione e di acquisto variegati, che impediscono di valutare costi ed esiti in modo univoco e trasparente, non assicurano un flusso omogeneo di dati clinico-assistenziali e rendono impossibile l’integrazione delle attività domiciliari.
La conclusione è che l’onere dell’integrazione organizzativa del percorso assistenziale a domicilio ricade sul paziente e sulla sua famiglia.

Il ruolo fondamentale degli Homecare service provider

Gli Homecare service provider (Hcsp) gestiscono molti dei servizi domiciliari e questo ha permesso lo sviluppo di organizzazioni articolate ben radicate nel territorio, capaci di svolgere quella funzione di “collante operativo” che richiedono i pazienti e famiglie. Data la molteplicità di servizi erogati a domicilio, spesso a pazienti con gravi disfunzioni che necessitano interventi complessi, è necessario elaborare modelli che sappiano integrare l’erogazione dei vari servizi che gli Hcsp sono in grado di gestire organicamente ma che molte volte vengono forniti al paziente da più operatori (ossigenoterapia da un provider, ventiloterapia da un altro, nutrizione artificiale da un terzo operatore, l’Adi da una cooperativa e così via).

Sviluppo di un modello integrato

La soluzione è rappresentata da un modello che sappia integrare in modo efficace ed efficiente (misurabile quindi attraverso specifici Kpi) tutti i servizi necessari per assicurare cure domiciliari d’eccellenza per i pazienti cronici, spesso con comorbidità invalidanti, che più di altri necessitano di una presa in carico olistica che sappia fornire a domicilio cure, farmaci e tecnologie. Vivisol, assieme ad altri operatori del settore, propone un nuovo modello di erogazione dei servizi domiciliari che prevede una reale presa in carico del paziente cronico a domicilio. Non più basata su singole forniture, ma su un rapporto diretto tra paziente e Homecare service provider che garantisce tutti i servizi e le terapie previste dal Piano assistenziale individuale (Pai).

Questo percorso prevede da un lato l’accreditamento in un albo regionale degli Homecare service provider che devono dimostrare di avere specifici e stringenti requisiti qualitativi, dall’altro la possibilità del paziente di scegliere il proprio operatore di riferimento in base alla qualità e ai servizi aggiuntivi in grado di erogare.

I vantaggi che un simile modello di presa in carico globale del paziente domiciliare apporterebbero al sistema sono molteplici.

1. Semplificare l’erogazione dei servizi e il loro coordinamento sgravando sia i pazienti che i caregiver dall’onere dell’integrazione;

2. garantire la trasparenza e la comparabilità dei servizi erogati e la qualità degli operatori

3. rendere possibile l’acquisizione dei dati e delle informazioni per la governance delle cure territoriali

Inoltre, un modello di accreditamento incentiverebbe gli investimenti degli operatori nell’innovazione tecnologica e nelle migliori soluzioni assistenziali a beneficio dei pazienti e della loro qualità di vita.

FONTE: ABOUTPHARMA - A cura di Vivisol

 


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